SINONIMI:
Alliaria officinalis
FAMIGLIA:
Brassicaceae (Cruciferae)
NOMI COMUNI:
Alliare, erba ai, erbajoela, lunaria selvatica, piè d'asino, aghialors.
LA PARTE ATTIVA:
La pianta intera.
QUANDO SI RACCOGLIE:
La pianta intera si raccoglie da maggio a luglio eleminando la radice; va usata allo stato fresco poichè l'essicamento fa perdere tutte le proprietà. I semi possono sostituire quelle della senape.
PROPRIETÀ:
Espettoranti, attivanti la respirazione, leggermente antisettica, iperemizzante.
PRINCIPI ATTIVI:
Carotenoidi, saponine, un olio essenziale solforato, mirosina, sinigrina.
COME SI USA LA PARTE ATTIVA
L'Alliaria ha la sua principale utilizzazione erboristica nelle affezioni dell'apparato respiratorio. È utile quale espettorante specialmente nelle tossi catarrali; giova agli asmatici. Per le sue proprietà antisettiche ha avuto applicazione tradizionale nella detersione di piaghe purulente, ferite e geloni ulcerati. L'olio essenziale contenuto nelLA PARTE ATTIVA, e che gli conferisce principalmente l'attività, ricorda, nella composizione e nell'odore, quello dell'Aglio comune e quindi ne limita l'impiego.
Oggi dell'Alliaria si possono beneficamente sfruttare le virtù benefiche sull'apparato respiratorio; le proprietà topiche vanno sfruttate su pelle integra; giova, per esempio, applicarla sui geloni allo scopo di attivare la circolazione locale.
USO INTERNO
La pianta intera fresca:
Per catarri bronchiali e per depurare l'organismo.
Infuso:
3 grammi in 100 ml di acqua. Due tazzine al giorno.
Tintura vinosa:
2 grammi in 100 ml di vino bianco (a macero per 5 giorni). Due - tre bicchierini al giorno.
USO ESTERNO
La pianta intera fresca:
Per pelli arrossate
Infuso:
5 grammi in 100 ml di acqua. Applicare compresse imbevute di infuso sulla parte interessata.